Prima le campane poi un lunghissimo silenzio all’arrivo del feretro. Si sono svolti in un clima di compostezza e dolore i funerali dell’agente Pierluigi Rotta, ucciso a Trieste insieme al suo collega Matteo Demenego. Nella Chiesa della Sacra Famiglia a Lago Patria (Giugliano) si sono svolte le esequie private, dopo i funerali di Stato.
All’uscita dalla chiesa la bara è stata accolta dalle note di “Pianeti”, la canzone preferita di Rotta e della fidanzata Carmen e da un lungo applauso. Il volo dei palloncini bianchi a testimoniare l’amore e l’idea di purezza.
Erano presenti i vertici della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, del corpo della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco. Il feretro avvolto nel tricolore è stato portato a spalla.
Il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, che ha officiato la cerimonia insieme al Vescovo di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, ha ricordato il giovane agente.
“Pierluigi – ha detto il presule – è caduto per affermare i valori sacri della giustizia”.
Alla cerimonia ha preso parte anche il presidente della regione Campania, Vincenzo de Luca e il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano