Gol lampo di Lozano non basta, il Napoli crolla a Verona 3-1

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Non basta il gol più veloce della sua storia al Napoli con Lozano per uscire indenni dal Bentegodi di Verona. Dopo 9 secondi il messicano manda avanti i partenopei che sfiorano il bis in un paio di occasioni ma il Napoli subisce il pareggio di Dimarco e nulla è più scontato anzi.

Nella ripresa è il Verona, infatti, a dettare legge e realizzare prima il sorpasso con Barak poi anche il tris firmato Zaccagni.

Per gli azzurri si allontana la zona Champions.

Gattuso sceglie ancora Petagna al centro dell’attacco lasciando in panchina Mertens. Juric si affida invece al connazionale Kalinic. La partenza è scioccante. Lancio sulla destra a cercare la velocità di Lozano, Dimarco buca l’intervento e il messicano tutto solo davanti a Silvestri realizza il vantaggio dopo soli 9 secondi di gioco. Il Verona è scosso e balla pericolosamente.

Il Napoli ha il torto di non affondare il coltello nella ferita e il Verona si aggrappa a Silvestri per non cadere nel baratro. Il Verona con il passare dei minuti rifiata, prende fiducia, allontana gli spettri di una partita iniziata da incubo. E proprio Dimarco beffa Meret e rimette a galla una navicella, quella gialloblù, che imbarcava acqua. Primo tempo ricco di emozioni al Bentegodi ma è il Napoli che, tra le due reti, ha sfiorato in piú occasioni il raddoppio, prima con Lozano che ‘perdona’ gli avversari, poi Silvestri respinge con un gran riflesso il destro di Demme da pochi passi.

La ripresa si apre col doppio cambio dei gialloblù all’11’, con Magnani al posto di Dimarco e Di Carmine per Kalinic. Hellas Verona che al 17′ ha la forza e qualità per ribaltare il risultato: grande assist di Zaccagni per Barak, ex Udinese che di piatto destro in diagonale batte Meret. Squadra di Juric che non si accontenta ed al 34′ cala il tris, grazie al quinto gol in campionato di Zaccagni. Botta di Di Carmine respinta da Meret, palla a Lazovic che pennella per Zaccagni che non da’ scampo a Meret. Gol con dedica per il classe 1995 per il compleanno del papà, maglietta mostrata che gli costa l’ammonizione. Politano prova a riaprirla ma il Napoli non ha più la forza per risalire.