Dopo il salvataggio in extremis ed il conseguente rilancio ad opera di una cordata di imprenditori, che presentò al comune di Napoli nel 2013 un progetto per evitare la chiusura dell’impianto di Agnano, sarà difficile per la società Ippodromi partenopei guidata da Pierluigi d’angelo garantire dal 1 gennaio 2016 l’apertura dell’Ippodromo cittadino. 76 le lettere di licenziamento pronte a seguito dell’ennesimo taglio da parte del Governo, nella legge di stabilità, di 20 milioni di euro. Un taglio insostenibile per il comparto, come ha sottolineato questa mattina nel corso di una conferenza convocata dal presidente di Ippodromi partenopei, Pierluigi d’angelo, nella sede del circolo del tennis, che ha annunciato che nei prossimi giorni, il CdA della Ippodromi Partenopei srl si riunirà per valutare se sussistono le condizioni per proseguire l’attività di gestione dell’ippodromo di Agnano ed eventualmente partecipare alla gara per il rinnovo della gestione dell’impianto, che scadrà il prossimo 31 dicembre
Presenti all’incontro anche Paolo Santulli, vicepresidente Associazione Nazionale Allevatori Cavalli Trotto e Massimo Pignatelli, presidente Comitato Ippico Guidatori Allenatori