Il caso del rigore negato nel corso di Napoli-Atalanta finisce in Parlamento, con un’interrogazione bipartisan al Senato.
“Dopo quanto accaduto nella partita Napoli-Atalanta, il governo assuma iniziative per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità e l’imparzialità del campionato di Serie A” è quanto chiedono senatori e deputati di tutti gli schieramenti politici in un’interrogazione al ministro dello Sport presentata sia a Palazzo Madama che a Montecitorio.
Assieme ai primi firmatari, Gaetano Quagliariello (presidente del Napoli Club Parlamento) al Senato e Paolo Russo alla Camera, hanno finora sottoscritto le interrogazioni i senatori Giacomo Caliendo, Luigi Cesaro, Annamaria Parente e Gianni Pittella, e i deputati Luigi Casciello, Antonio Pentangelo, Gianfranco Rotondi, Carlo Sarro, Raffaele Topo e Catello Vitiello.
“Tra i compiti del ministero – osservano gli interroganti – rientra l’attività istituzionale per la lotta alla manipolazione dei risultati sportivi nonché la promozione della lealtà come componente qualificante di ogni iniziativa sportiva”.
Nel ricostruire l’incontro calcistico di ieri, mercoledì 30 ottobre, con “il rigore negato al Napoli in maniera plateale e il rifiuto provocatorio dell’arbitro di ricorrere finanche alla tecnologia Var”, i parlamentari rilevano come a causa dell’accaduto “il Napoli è stato palesemente frodato perdendo due punti in classifica, scendendo al quinto posto”.
Nell’interrogazione vengono riportate dichiarazioni dell’allenatore Carlo Ancelotti e del presidente Aurelio De Laurentiis, e si chiede al ministro un intervento a tutela “della regolarità e dell’imparzialità” del campionato.