Ha scelto l’isolotto di Nisida il Napoli teatro festival per mettere in scena la sua anteprima, un omaggio ideale a Shakespeare e a Eduardo De Filippo nella riscrittura de La Tempesta, che per l’occasione ha visto la partecipazione di Michele Placido, per la regia di Fabrizio Arcuri e le musiche di Antonio Sinagra.
L’ultimo testo scritto da Shakespeare e ripreso nella versione tradotta in napoletano nel 1983 da Eduardo è un’opera iconica, che attraverso un percorso narrativo vuole tornare alle origini del messaggio del teatro, e cioè l’integrazione dell’uomo a livello individuale, sociale, collettivo.
E’ proprio questo lo scopo del coinvolgimento dei ragazzi del carcere minorile di Nisida che attraverso la partecipazione ai laboratori di scrittura e di teatro hanno potuto misurarsi con un professionista come Michele Placido e approfondire anche la scrittura drammaturgica sperimentandola dal vivo.
La scelta di questo spettacolo è un modo per ricordare anche l’esperienza di De Filippo che frequentando il la struttura detentiva per minori, fece emergere la richiesta di quella che è nota come “Legge Eduardo”, il cui obiettivo era sostenere i ragazzi a rischio di emarginazione sociale e devianza.
Il naufragio di Prospero ha dato il via ad un viaggio attraverso le storie di ogni spettacolo presentato in cartellone: Un percorso dell’anima tra racconti di emarginazione, lotta al riscatto e ricerca di condivisione”, così il direttore artistico del festival Franco Dragone che ai nostri microfoni racconta anche il suo rapporto con Luca De Filippo e il suo teatro.