Il giorno di Natale oltre 1000 poveri a tavola in 4 chiese del centro storico di Napoli che è diventata una vera e propria cittadella della solidarietà: Ss. Severino e Sossio dove è intervenuto il cardinale Crescenzio Sepe, S. Nicola al Nilo, Ss. Filippo e Giacomo e S. Paolo Maggiore. Altre iniziative a San Giovanni a Teduccio e in tre istituti per anziani. Senza fissa dimora, immigrati di ogni nazionalità e confessione religiosa, rom tra cui tanti bambini, anziani, disabili, mendicanti, gente sola, sono stati gli ”ospiti d’onore” di questa larga famiglia che il giorno di Natale si riunisce attorno ai poveri. Sono le persone a cui i volontari di Sant’Egidio sono vicini durante tutto l’anno con le cene itineranti per chi vive per strada, le visite a casa o in istituto per gli anziani, i laboratori di pittura per i disabili, i corsi di italiano per gli immigrati, la Scuola della Pace per i bambini rom. ”In un momento in cui sembra che si faccia la guerra ai poveri piuttosto che alla povertà – si sottolinea in una nota – vogliamo accogliere l’invito di papa Francesco che ha chiesto ai cristiani “il coraggio di accogliere con tenerezza le situazioni difficili e i problemi di chi ci sta accanto” senza preferire “le soluzioni impersonali, magari efficienti ma prive del calore del Vangelo”. E’ un presepe moderno dove si può scorgere il volto di Gesù nella debolezza e nella fragilità della vita dei poveri”. Tanti i volontari (oltre 400) che hanno partecipato, alcuni sono venuti per la prima volta al pranzo di Natale: emerge una grande solidarietà proprio nei momenti di crisi e di difficoltà. Nei prossimi giorni continueranno le feste e i pranzi con poveri, e in particolare domani, 27 dicembre alle ore 13, pranzo con gli internati dell’Opg di Secondigliano a cui interverranno il cardinale Sepe e il Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia Giovanni Melillo. La chiusura degli Opg è prevista per il 31 marzo e “se, come ci auguriamo, questa data verrà mantenuta potrebbe essere una delle ultime occasioni di incontro in questa struttura. Resta aperto, invece, il problema di come si attrezzeranno i Dipartimenti di Salute Mentale per assistere queste persone fragili e problematiche”.