La madre ha scelto di rimanere in disparte, è stato quindi il signor Vincenzo, padre di Ugo Russo ad affrontare questa mattina taccuini e telecamere. Appresa l’agognata notizia della chiusura indagini, la famiglia ha voluto parlare con i media. A più di due anni da quella maledetta notte in cui un carabiniere fuori dal servizio sparò per difendere il suo costoso orologio dal quindicenne e da un suo complice armato di pistola finta, la verità è venuta fuori. Non fu legittima difesa. Non uno, né due ma quattro i colpi sparati in via santa lucia a napoli dal militare fuori dal servizio, la notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo del 2020. Uno raggiunse Ugo alla spalla e un altro alla tempia. Il militare rischia un processo per omicidio volontario. La verità è venuta fuori, per la giustizia bisognerà attendere una sentenza di tribunale. E dal giudice i genitori di Ugo si aspettano solo una decisione: “Quel carabiniere vada in carcere”
Il padre di Ugo Russo: “Quel carabiniere deve andare in carcere”
Il padre del giovane rapinatore ucciso ha voluto incontrare i media alla chiusura delle indagini