Soffre della disattenzione alla cultura Peppe Barra, artista che ha inventato e portato in giro un nuovo modo di cantare Napoli in un intreccio tra antico e moderno, storia e contemporaneità che tanto piace a chi lo ascolta. “Sono rammaricato perché quest’anno, dopo una consuetudine durata 40 anni, Napoli non avrà la sua ‘Cantata dei Pastori’”, afferma con amarezza Peppe Barra nel corso della conferenza stampa di presentazione della decima edizione del Premio Napoli c’è che lunedì 24 novembre attribuirà l’ambito riconoscimento sul prestigioso palcoscenico del Teatro di San Carlo.
E Peppe Barra al Premio Napoli c’è sarà presente come testimonial dell’albo d’oro. A lui questo riconoscimento è stato consegnato nel 2010 e ora torna in occasione del decennale. Insieme a una promessa pubblica di Rosario Bianco, editore l’Espresso napoletano (edizione Rogiosi), la rivista mensile che ha ideato e promosso il Premio Napoli c’è. “La Cantata dei Pastori salirà sul palcoscenico del Teatro di San Carlo a dicembre 2015 – afferma Rosario Bianco – In merito al Premio, questo è un riconoscimento che viene consegnato alle eccellenze napoletane e campane non in quanto uomini e donne eccezionali, proprio nel senso stretto del termine inteso come “eccezione” ma in quanto persone che con il loro lavoro e il loro impegno quotidiano mostrano un altro volto della normalità di Napoli: quello onesto, quello impegnato, quello capace di emozionarsi per la propria città e per il proprio lavoro. Napoli è una città piena di contraddizioni ma è difficile non amarla se si è figli suoi. Con la rivista l’Espresso napoletano racconto la Napoli che brilla. Quella meravigliosa della cultura, dell’imprenditoria vincente, di gente che c’è e sceglie di restare per far qualcosa di buono e grande per questa città che merita di non essere abbandonata. L’obiettivo del Premio è e resta quello di conferire un riconoscimento a quei cittadini illustri che con il loro operato dimostrano di esserci. Dieci anni del Premio hanno raccontato storie vincenti e questa edizione salirà sul palcoscenico del Teatro di San Carlo, il più bel palcoscenico cittadino, come a mettere un cappello importante a quanto si è fatto finora e si continuerà a fare ancora a Napoli e per Napoli”.
“L’incontro con Rosario Bianco è stato un incontro straordinario che dà speranza e anche concretezza al lavoro di operatori culturali come me – dichiara il Sovrintendente del Teatro San Carlo Rosanna Purchia – Capisco e condivido l’amarezza di Peppe Barra, artista che conosco da anni ma credo anche che Rosario si impegnerà a mantenere questa promessa”.
Un messaggio anche dall’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele. “Il Premio Napoli c’è dimostra che la cultura e la voglia di fare in città sono più che mai vive e che, di contro alle congiunture economiche sfavorevoli, vanno avanti con intraprendenza e coraggio. Deus ex machina dell’iniziativa l’imprenditore culturale Rosario Bianco che con la sua casa editrice Rogiosi offre chance ai giovani scrittori e con la sua rivista l’Espresso napoletano racconta la Napoli migliore. Il premio, che giunge quest’anno alla decima edizione, è chiaramente un’attività più che lodevole e meritevole dell’appoggio istituzionale”.
La serata sarà presentata da Gino Rivieccio e Serena Rossi.
Momenti di musica e spettacolo con Peppe Barra, uno dei più grandi artisti di Napoli che con la sua voce e la sua interpretazione fa brillare la storia musicale della città e con l’Ensemble strumentale del Teatro di San Carlo, diretto dal maestro Maurizio Agostini, che proporrà “Fantasie”, con la rielaborazione musicale a cura di Edoardo Panariello.
Il Premio Napoli c’è, una creazione dell’artista Lello Esposito, sarà conferito al Sovrintendente Teatro di San Carlo Rosanna Purchia; al Presidente Corte d’Appello di Napoli Antonio Buonajuto; al Presidente GIP Giustino Gatti; al Medico esperto di oncologia molecolare e biologia cellulare e direttore IFOM Unità di ricerca Pier Paolo Di Fiore; al Comandante interregionale dell’Arma dei Carabinieri Generale Corpo d’Armata Franco Mottola; all’imprenditore Pastificio Ferrara Luca Ferrara; al Direttore del Centro di Produzione RAI di Napoli Francesco Pinto; all’imprenditore antiracket Antonio Mennella; all’avvocato Gerardo Marotta; al redattore capo redazione TGR Campania Antonello Perillo.