Inchiesta Asl Caserta, indagato il presidente del consiglio regionale Oliviero

Contestata l'accusa di traffico di influenze. Arrestate 12 persone, sequestrati 1,5 milioni di euro

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C’è anche il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, tra le persone indagate nell’inchiesta del Nas e della Procura di Napoli Nord sull’Asl di Caserta, che ha messo in evidenza numerosi episodi di assenteismo, corruzione e gare d’appalto truccate.   Oliviero viene contestato il reato di traffico influenze in relazione a un singolo episodio.
L’inchiesta, che ha portato a dodici arresti, 6 misure interdittive, 79 indagati (tra funzionari e dipendenti) e un sequestro di oltre 1,5 milioni di euro è stata resa possibile anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali. Secondo gli inquirenti, sono emerse numerosi gravi violazioni penali, come l’affidamento a poche ditte compiacenti, di lavori di adeguamento e ristrutturazione di locali aziendali gestiti direttamente dal Dipartimento di Salute Mentale (Dsm), in cambio di somme di danaro e regali vari. Ma anche una serie di falsi ed abusi, in ordine alla gestione di pazienti con patologie psichiatriche, che venivano affidati a strutture esterne convenzionate senza alcuna valutazione del piano terapeutico riabilitativo da parte del competente organo specialistico (U.V.I.), assoggettando l’onere di degenza, dalla somma di diverse migliaia di euro per ciascun paziente, a carico dell’Asl di Caserta.  La stessa indagine, denominata “Penelope”, nel novembre scorso, ha portato alla sospensione di 22 “furbetti del cartellino”, tra cui importanti funzionari in servizio al distretto ASL di Aversa. Secondo l’indagine, l’affidamento dei servizi di trasporto in emergenza (118) avveniva in cambio di regali e assunzioni.
Sono stati poi riscontrati episodi di corruzione dei gestori delle strutture di riabilitazione convenzionate che, in cambio dell’affidamento diretto dei pazienti e dell’omessa attività di controllo sui piani riabilitativi, corrispondevano periodicamente somme di danaro e altre utilità ai funzionari pubblici che erano preposti alla tutela e corretta attività di recupero dei pazienti psichiatrici.