Individuato il bunker del boss Matteo Messina Denaro

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Matteo Messina Denaro

Individuato il bunker del boss Matteo Messina Denaro. La scoperta dei carabinieri del Ros, coordinati dai magistrati della Procura di Palermo. Si cerca il tesoro del boss, catturato dopo 30 anni di latitanza in una clinica del capoluogo siciliano. Dopo l’appartamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, il latitante avrebbe fatto realizzare un bunker all’interno di un’altra abitazione nei pressi di quella in cui abitava. E’ in via Maggiore Toselli ed è di proprietà di Errico Risalvato, accusato e poi assolto per associazione mafiosa nel 2021. L’uomo è il fratello dell’imprenditore nel settore calcestruzzi, Giovanni Risalvato, condannato a 14 anni per mafia ora libero.

A CACCIA DEL TESORO DEL BOSS

Ma cosa cercano i carabinieri e i magistrati della Procura di Palermo. Cercano il tesodo di Mattia Messina Denaro. L’ipotesi è che questo tesoro sia composto da soldi, pizzini, ma soprattutto documenti riservati. Tra le ipotesi che muovono in queste ore gli investigatori c’è quelal legata ai documenti mai trovati nella cassaforte presente nel covo di Totò Riina. Carte mai ritrovate e oggetto di ulteriori indagini. Per questo la perquisizione nel bunker è particolarmente approfondita, anche alla ricerca di eventuali doppifondi nei muri o di pareti mobili.

MATTEO MESSINA DENARO AL 41 BIS A L’AQUILA

Matteo Messina Denaro è da ieri sera in carcere a l’Aquila detenuto al “41bis”, il carcere duro previsto per i mafiosi. Solo in una cella di 10 metri quadrtai, è sorvegliato da teelcamere attive 24 ore su 24. La sua patologia, il tumore al colon, lo farà sottoporre alle cure mediche proprio al’interno del carcere dove si sottoporrà a chemioterapia. Secondo la polizia penitenziaria è sereno, sorridente con gli agenti, in maneiar quasi “anomala” rispetto al comportamento dei mafiosi.