Its Moda Campania lancia bando per super-esperto nella filiera delle pelli

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Al via il nuovo corso  lanciato dalla Fondazione ITS Moda Campania, di cui SiImpresa (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli) e la Stazione Sperimentale sono tra i soci fondatori. L’iniziativa si pone come obiettivo quello di far nascere la figura dell’Innovation Leather Manager, per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi sostenibili nella filiera dei prodotti in pelle con un approccio di filiera attento anche agli aspetti del recupero, dell’up-cycling, della nobilitazione.
Il bando di selezione per l’ammissione al corso “Tecnico Superiore per il Coordinamento dei Processi di Qualità, Sostenibilità e Innovazione Tecnologica nella filiera dei prodotti in pelli” pubblicato sul sito della Fondazione MIA www.miafondazioneits.it, è rivolto a giovani e adulti con età tra 18 e 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda inattivi, inoccupati, disoccupati, occupati, in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e coloro che siano in possesso di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale e che abbiano frequentato un corso annuale integrativo di istruzione e formazione tecnica superiore.
“Con questo corso ITS lanciato dalla Fondazione ITS Moda Campania continua – dice Carlo Palmieri, presidente della Fondazione- un percorso di alta formazione nel solco di un nuovo approccio, non solo italiano ma europeo. Le professionalità formate sono fondamentali per i cambiamenti che affrontano le aziende”.
Il Corso biennale e gratuito, che prevede una durata complessiva di 1800 (di cui 1080 ore di aula e laboratori pratici e 720 ore di stage curriculare), si svolgerà presso la sede della Stazione Sperimentale per l’Industria delle pelli e delle materie concianti, all’interno del Comprensorio Adriano Olivetti sito in Pozzuoli (NA) e nelle sedi dei Soci della Fondazione. I tirocini curriculari si svolgeranno presso le Aziende socie dell’ITS ed altre Aziende della filiera Moda.
I diplomati ITS, a cui verrà rilasciato un titolo corrispondente al V livello EQF, troveranno collocazione presso aziende della filiera pelle, in particolare presso produttori e utilizzatori di pelle per calzatura, pelletteria e guanteria di piccola, media e grande dimensione. Lo sviluppo di conoscenze specifiche, unitamente a quelle trasversali, consentirà una collocazione della figura professionale in uscita anche nelle divisioni “Ricerca & Sviluppo”, “Sostenibilità”, “Controllo qualità”, “Product management” e “Innovation Management”, oltre che negli uffici di pianificazione strategica aziendale. Ed è Serena Iossa, della SSIP, a concludere “ Il nuovo corso – aggiunge formerà la figura dell’Innovation leather manager – per la Ricerca e lo sviluppo di prodotti sostenibili nella filiera pelle in un ottica innovativa e 4.0. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza passata che è in fase di conclusione”.
Il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, dal canto suo ha dichiarato: “Noi dovremmo incentivare ancora di più questo sistema di formazione che è alla base di tutto. In Italia, non solo in Campania, spendiamo migliaia di euro per la formazione che difficilmente forma i ragazzi. Puntiamo a un sistema virtuoso con gli Its ma anche con la Stazione Sperimentale Pelli di cui la Camera di Commercio è socio. Abbiamo già detto in assemblea che vogliamo investire in questa nuova modalità di fare formazione, sia attraverso questa realtà che ha laboratori eccezionali nella sede di Pozzuoli, ma anche attraverso le aziende perché i ragazzi devono stare nelle aziende. Un po’ come avviene in qualche altro paese europeo. Noi non dobbiamo sperperare i soldi della formazione è la base sulla quale si possono costruire le certezze dei giovani che poi devono essere inseriti nel mondo del lavoro. Non dobbiamo fare la formazione dei certificati perché altrimenti quando i ragazzi vanno a fare i colloqui presentano solo i certificati. La Stazione Sperimentale Pelli sicuramente è un’eccellenza, che deve essere da esempio. Dobbiamo però insistere anche in altri settori, come la gastronomia. Un vanto italiano che deve potersi giovare di giovani interpreti formati affinché, nei ristoranti, nelle pizzerie, ci siano nuovi e straordinari interpreti della dieta mediterranea”.