L’ispettorato di via Arenula è stato incaricato dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, di compiere accertamenti sul caso del permesso premio concesso a uno dei tre killer condannati per l’omicidio del vigilante Francesco Della Corte per il suo diciottesimo compleanno. L’ispettorato compirà accertamenti preliminari “volti a valutare la correttezza della procedura ed eventuali condotte disciplinarmente rilevanti”.
E’ questa la mossa dello Stato all’indomani della polemica suscitata dalle immagini postato su Instagram in cui si vede Ciro U., in carcere da sei mesi con l’accusa di aver partecipato all’omicidio di Della Corte, festeggiare con tanto di torta, candeline e bacio alla fidanzata. Una circostanza che ha indignato i familiari della vittima ma che ha anche colto di sorpresa il sistema carcerario. Secondo alcune ipotesi, infatti, chi ha firmato il permesso premio lo avrebbe fatto senza sapere che c’era una tavola imbandita ad attenderlo e delle candeline da spegnere; senza sapere che il detenuto stava lasciando il carcere per andare a festeggiare il suo 18esimo compleanno. Ci si chiede: se l’avesse saputo, avrebbe fatto differenza? Fatto sta che è logico attendersi verifiche in corso da parte dei vertici della Corte d’appello.
Sul caso ieri è intervenuto anche Franco Gabrielli, capo della polizia che era a Napoli per l’inaugurazione della nuova sala operativa. A chi gli chiedeva della rabbia della famiglia del vigilante ucciso ha risposto: “Come dargli torto”.
Di fatto, senza quella foto su Instagram, ciò che è accaduto il 29 luglio, non lo avrebbe saputo nessuno. Attesi nuovi approfondimenti anche da parte del presidente della Corte di Appello dei minori, guidata dal giudice Maurizio Stanziola. Bisogna ricordare che Ciro U. è stato condannato assieme ai due complici (Luigi C e Kevin A.) a 16 anni e mezzo per l’omicidio di Della Corte.