La Procura di Napoli vuole scovare la cricca delle Case Popolari

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La Procura di Napoli ha dato delega ai carabinieri per vederci chiaro in relazione all’ipotesi di esistenza di una cricca legata all’assegnazione delle case popolari. Lo racconta il quotidiano Il Mattino, oggi in edicola, in un servizio firmato da Leandro Del Gaudio. Al centro del ragionamento la figura di un agente della polizia municipale di Napoli che, attraverso una rete di complicità, sarebbe in grado di fare il bello e il cattivo tempo, sia nell’ambito delle case popolari riconducibili al Comune di Napoli che a quelle dell’Iacp, di pertinenza regionale.

I documenti che il “facilitatore” e i suoi complici sarebbero in grado di produrre velocemente, magari in cambio di denaro (è questo il fulcro dell’indagine affidata agli uomini dell’Arma), sarebbero i cambi di residenza, le nuove intestazioni, le volture ma anche semplici consulenze che si tramutano poi in veri e propri progetti per agevolare alcuni a dispetto di altri.
Ma stando alle denunce, giunte anche nella sede del quotidiano partenopeo, non sempre filava tutto liscio. Insomma, qualcuno ha pagato per consulenze e per accomodare pratiche ma, alla fine non è risultato soddisfatto.

Indagine che spazia dal rione Traiano a Secondigliano, dagli uffici comunali a quelli dell’Iacp, in una ricostruzione che prende le mosse da una sorta di tariffario: dalle duecento alle cinquecento euro per l’intervento giusto, una sorta di tassa per realizzare una volta per tutte il sogno di una casa – chiosa Del gaudio – (a dispetto di graduatorie e liste di attesa).