L’assessora comunale al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, con Gianfranco Wurzburger, presidente dell’associazione Asso. Gio. Ca. e Lorenzo Iorio in rappresentanza della Municipalità 2, ha partecipato al Carnevale di Masaniello, in piazza Mercato, dov’è stato allestito il tendone da circo “Sottencoppa”, festival promosso dal Comune di Napoli e diventato ormai un appuntamento fisso della programmazione culturale della città. Quello del 2025 è un Carnevale diffuso e policentrico con il cuore a Piazza Mercato e tanti eventi e parate in costume nelle municipalità.
TERESA ARMATO – Assessora comunale al Turismo e alle Attività produttive
«Carnevale è una festa che Napoli e i napoletani sentono tantissimo. Tra le strade della città ci sono bambini che indossano costumi meravigliosi, confezionati con cura, che giocano tra contemporaneità e tradizione, richiamando anche gli antichi mestieri. Quest’anno il Carnevale di Napoli, con il tendone da circo Sottencoppa, trova il suo cuore a Piazza Mercato, una piazza a cui l’amministrazione comunale sta dedicando particolare attenzione con un progetto di rigenerazione e con tanti eventi che hanno richiamato e richiamano un pubblico numerosissimo. Carnevale, con le sue maschere e i suoi costumi, diventa l’occasione per recuperare la tradizione e far scoprire alle giovani e giovanissime generazioni storie straordinarie, come quella di Masaniello, e farle conoscere anche ai tantissimi turisti che continuano a scegliere la nostra meravigliosa Napoli. Il Carnevale di Masaniello, promosso da Asso. Gio. Ca. con la rete territoriale del Forum Mercato Orefici, va esattamente in questa direzione di recupero, narrazione e volontà di tramandare la nostra storia attraverso le epoche e di farlo con una straordinaria cura del dettaglio, a iniziare dagli abiti del Seicento, indossati dai 40 figuranti in parata (tutti volontari Asso.Gio.Ca.), cuciti dai maestri Vincenzo e Davide Canzanella della celebre sartoria teatrale, il coinvolgimento dell’artista di strada “Masaniello” e della paranza dei Jastemma 10. Insomma, raccontare, far rivivere la storia attraverso momenti di divertimento, gioia e gioco, come quelli che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo tutta la città con le parate organizzate nelle singole municipalità, che, per settimane, hanno impegnato famiglie e bambini nella realizzazione di carri, costumi e pupazzi».