L’HSE Symposium di Napoli premia il lavoro dei giovani ricercatori

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Tre borse di studio per i progetti che applicano, in concreto, le nuove tecnologie in ambienti di lavoro. Sono stati premiati, nel corso della seconda giornata del II Hse Symposium, a Napoli, tre giovani ricercatori italiani che hanno risposto alla “Call for abstracts” del simposio ideato e organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Napoli “Federico II”, dall’Associazione Europea per la Prevenzione, insieme con Ebilav, Fondolavoro e con la collaborazione dell’Inail, di numerosi Ordini Professionali e di quindici Atenei italiani.
Traccia un bilancio positivo del simposio Luigi D’Oriano, presidente di Ebilav, per il quale “per la prima volta, in un contesto operativo e non di rappresentanza, allo stesso tavolo discusso e interloquito su temi delicati rappresentanti di tutti i settori della società civile, che si sono affrontati non senza naturali divergenze, ma nello spirito collaborativo necessario per affrontare il grave problema della sicurezza sul lavoro, non solo del nostro Paese”.
Sono stati 70 i progetti presentati tra i quali la Commissione scientifica ha prima selezionato 20 lavori, poi scelto 3 per la borsa di studio messa a disposizione da Ebilav e Fondaolavoro e altri 3 per una menzione speciale. I tre premiati sono: Anna Romano con “La formazione come coefficiente di protezione contro gli infortuni: nuove tecniche e valutazione dell’impatto economico sul bilancio aziendale”; Valentina Mozzi dell’Università politecnica delle Marche con “Ergolean: quando ergonomia e lean manufacturing integrano il management e la sicurezza aziendale”; Tiwana Varrecchia dell’Università Roma Tre con “Valutazioni dell’attività di sollevamento utilizzando le caratteristiche estratte da sensori indossabili”. Menzioni speciali per altri tre lavori: Roberto Ciaramella; Emanuele Ciampa; Tiziana Lucia Maione.
Nel corso della due giorni, Antonello Perillo, caporedattore della Tgr Campania ha annunciato che, a partire dal gennaio del prossimo anno, la testata regionale Rai dedicherà alla sicurezza nei luoghi di lavoro una settimana durante la quale saranno raccontate anche azioni positive contro gli infortuni.
La sicurezza quando si lavora riguarda anche chi svolge le proprie mansioni all’estero. Ed è stato questo il focus dell’intervento di Giorgio Sclip dell’Università degli Studi di Trieste, in memoria di Giulio Regeni, dal titolo “La sicurezza sul lavoro dei ricercatori in zone a rischio geopolitico”. Sclip, nel suo intervento ha spiegato quasi devono essere le informazioni utili da acquisire prima di partire. Renato Pingue, direttore interregionale Ispettorato del lavoro del Sud Italia, ha fatto sapere che la struttura “è impegnata nella lotta al capitanato, alle somministrazioni e appalti illeciti e al lavoro per garantire le tutele fondamentali dei lavoratori. Per fare sempre meglio sono in corso procedure per assumere un folto numero di personale ispettivo”. Nel pomeriggio, al termine della seconda edizione dell’Hse, nello stadio “Landieri” di Scampia, a Napoli, alle 17 si disputerà una amichevole tra la rappresentativa del Comune di Napoli e la Nazionale Italiana Sicurezza sul Lavoro “Safetyplayers”. La squadra vincente si aggiudicherà il primo trofeo denominato HSE Safety Cup.