La sua identità non la conosce nessuno, ma le sue canzoni le conoscono tutti.
E poco importa se il suo volto resta nell’anonimato, anzi, e proprio questo il bello.
Tra i ventimila al concerto di Liberato, alla Rotonda Diaz, il suo primo live all’ombra del Vesuvio, c’è chi pensa che il rapper senza volto che neanche questa volta ha svelato la sua identità abbia successo proprio perchè resta un mistero.
Arrivato attorno alle 20,30 su una barca, affiancato da sei ‘sosia’ dall’identica felpa, avvolto da fumi azzurri, l’artista è poi salito dal lato destro palco.
Tanti i fan sugli scogli per vederlo da vicino e per qualcuno c’è stato anche un tuffo fuori programma.
Sul palco sono salite tre figure con il volto coperto da una bandana, sempre schermati da luci e fumi, e incappucciati. Quella al centro ha iniziato ad intonare “9 maggio” ed ha avuto inizio lo show.
Liberato si è esibito per circa un’ora tra l’entusiasmo del pubblico. Altri 5 pezzi “Gaiola Portafortuna; “Me staje appennenn’ amò”; “Intostreet” e “Je te voglio bene assaje”. Terminando con “Tu t’è scurdat ‘e me”
Non è mancato un omaggio a Pino Daniele. Una volta terminato lo show è scomparso nel nulla, si è allontanato nascosto nel suo cappuccio. Il mistero continua…