venerdì, Aprile 26, 2024
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Malattie croniche intestino, perché colpiscono i bambini

Per sette piccoli pazienti su dieci diventa difficile anche andare a scuola durante le crisi. L'incidenza di questa patologia è in aumento

Dolori addominali, spossatezza e sanguinamenti: sono i sintomi più comuni tra coloro che soffrono di malattie infiammatorie croniche intestinali, una condizione che colpisce circa 250 mila italiani, principalmente giovani. Un dato preoccupante è che una diagnosi su 4 riguarda i bambini. Inoltre, per il 70% dei pazienti diventa difficile frequentare la scuola o il lavoro.

OGGI GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE CRONICHE INTESTINALI

Questi sono i risultati emersi dall’indagine “Better: Bisogni Assistenziali, Lavorativi, Legali e Sociali” condotta da Amici Italia, presentata in occasione della Giornata Mondiale delle malattie infiammatorie croniche intestinali.

Patologie come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa si manifestano con periodi di riacutizzazione alternati a fasi di remissione, e la causa di queste condizioni è ancora sconosciuta, spiega Valentina Ferracuti, presidente di Amici Italia. Sebbene l’età più comune per l’insorgenza sia compresa tra i 20 ei 40 anni, queste malattie possono esordire a qualsiasi età, anche nei bambini di uno o due anni.

IN AUMENTO L’INCIDENZA DI QUESTE PATOLOGIE IN ETA’ PEDIATRICA

L’incidenza di queste patologie è in netto aumento, afferma Claudio Romano, presidente della Società Italiana di Gastroenterologia Pediatrica, con i paesi industrializzati che non sono più colpiti. Secondo Flavio Caprioli, segretario dell’Italian Group for the Study of Inflammatory Bowel Disease, l’origine della malattia potrebbe essere dovuta a una reazione immunologica anomala dell’intestino nei confronti di antigeni. Questo può verificarsi a causa di un’interazione alterata tra fattori genetici e ambientali ancora non completamente identificati.

L’indagine condotta su 1.350 pazienti e presentata al Ministero della Salute ha rivelato che quasi il 72% dei pazienti influisce sulla loro capacità di lavorare, mentre l’80% di coloro che frequentano la scuola o l’università sono costretti ad assentirsi più volte a causa della malattia. Inoltre, quasi il 30% ha difficoltà ad ottenere una visita medica in caso di urgenza, e il 17% ha problemi a programmare visite di controllo a causa dei tempi di attesa.

Tra le sfide affrontate dai pazienti rientra anche la difficoltà diagnostica e l’accesso alle terapie. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi a esperti presso centri di eccellenza, conclude Salvo Leone, direttore di Amici Italia.

Le malattie infiammatorie croniche intestinali rappresentano una sfida significativa per i pazienti e richiedono una maggiore attenzione da parte del sistema sanitario per garantire diagnosi tempestive, terapie adeguate e un supporto adeguato sia a livello lavorativo che scolastico

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