Maradona, stadio e piazza Plebiscito diventano luoghi di culto

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Lo stadio vuoto, ma gremito di persone all’esterno adispetto delle normative covid.

L’ingresso della curva b trasformato in un luogo di culto con sciarpe, bandiere, fotografie e messaggi dedicati a Diego Armando Maradona.

Il San Paolo, che a breve sarà intitolato al dio del calcio, circondato interamente da una catena umana che al calare del sole ha illuminato tutto il quartiere.

Quasi in contemporanea, in piazza del plebiscito una gigantografia del pibe de oro troneggiava davanti l’ingresso di palazzo reale.

L’ultimo omaggio di Napoli al campione degli scudetti non è bastato a far riunire il tifo delle curve, ieri divisi in due zone distinte della città.

Ultrà della Curva B allo stadio, quelli della A in piazza plebiscito. Tutto il colonnato della chiesa di San Francesco di Paola illuminato dai bengala rossi, migliaia di tifosi davanti alla gigantografia.

I tifosi hanno osservato un minuto di silenzio seguito dal suono di una tromba. Poi è stato scoperto uno striscione lungo quanto la facciata di palazzo reale: “La tua scomparsa un colpo al petto e un dolore al cuore Napoli ti giura eterno amore”.

Gli ultras erano arrivati in Piazza con un corteo partito da piazza municipio e scandito dai cori che lo stadio intonava all’ingresso di Diego sul prato del san paolo. il lutto e la commemorazione ha attraversato tutte le case dei napoletani, dai quartieri popolari ai salotti della zona collinare. L’amore per Maradona ha unito negli anni le due Napoli. Alle 21, in concomitanza con l’ingresso in campo del Napoli di Gattuso, i napoletani si sono uniscono ancora una volta nel segno del pibe de oro accendendo le candele ai propri balconi e alle proprie finestre e facendo partire un lungo applauso collettivo alla fine del minuto di silenzio allo stadio San Paolo prima di Napoli-Rijeka.