Messina Denaro, trovato il terzo covo: nel primo documenti e numeri. Il boss ha disertato l’udienza in videoconferenza al processo che lo vede imputato per le stragi. Proseguono le indagini per ricostruire i movimenti degli ultimi mesi del superlatitante. Gli uomini del Ros stanno ancora perquisendo minuziosamente il primo covo, a Campobello di Mazara, dove Matteo Messina Denaro viveva da mesi. Alcuni documenti contenenti sigle e numeri di telefono sono stati sequestrati ed ora al vaglio del Ris di Parma. Nel frattempo gli agenti della Polizia di Stato hanno anche trovato un terzo covo. Si tratta di un appartamento vuoto, messo già in vendita e di cui si cerca l’attuale proprietario. E’ ubicato sempre a Campobello di Mazara, dove il boss si muoveva evidentemente con grande disinvoltura. I rifugi, tutti a poca distanza tra loro, evidenziano la capacità di “governare” l’ambiente circostante senza patemi.
MESSINA DENARO NON COMPARE ALL’UDIENZA
Oggi era in programma, nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, l’udienza del processo in cui è imputato per le stragi di Capaci e via D’Amelio. I magistrati ipotizzano che Matteo Messina Denaro sia il mandante. Il detenuto ha rinunciato a collegarsi in videoconferenza dal carcere di L’Aquila, dove è recluso al regime del 41 Bis. Udienza rinviata al 9 marzo “per consentire al difensore di essere presente”.