Miano, agguato tra i bambini: è faida tra clan Lo Russo e scissionisti

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Un agguato di camorra in pieno giorno, è avvenuto ieri nel quartiere di Miano a Napoli, nella storica roccaforte del clan Lo Russo. In via Cotugno infatti 4 killer sono entrati in azione facendo fuoco sotto gli occhi di decine di testimoni, tra cui molti minorenni, uccidendo due persone, una terza, ferita, è stata portata di urgenza al pronto soccorso. A cadere sotto i colpi dei killer sono stati Salvatore Corrado e Domenico Sabatino, entrambi pregiudicati e affiliati al clan Lo Russo.
I sicari sono entrati in azione intorno alle 16: non hanno esitato a sparare nonostante nel vicolo vi fossero alcuni bambini che stavano giocando a pallone.
Una delle due vittime, Domenico Sabatino, era il figlio dell’ex boss del Rione Sanità Ettore Sabatino, oggi collaboratore di giustizia. L’altro figlio e fratello di Domenico, Francesco Sabatino, tre anni fa rimase vittima di un caso di “lupara bianca”: sparì e il suo corpo fu trovato in un canale nella zona di Frullone.
Dopo l’agguato i killer sono scappati lungo via Vittorio Emanuele.
Al momento non sembrano esserci testimoni, probabilmente fuggiti ai primi spari. Sull’agguato indaga la polizia, e non si esclude che le due vittime possano essere finiti in una trappola, traditi da qualcuno che conoscevano bene e che ha dato il via libera al commando.
Il duplice omicidio inoltre protebbe essere anche messo in relazione all’ultimo fatto di sangue commesso a Napoli prima di ieri: cioè all’uccisione di Giuseppe Guazzo avvenuta il 15 settembre scorso nei pressi della sua abitazione di via Ansaldo, a Chiaiano.