Moretta: “Dati sensibili e trasparenza, nuove sfide per i professionisti”

Parla il numero uno dei commercialisti partenopei all'incontro promosso dall'Odcec di Napoli in collaborazione con "l'etica delle professioni"

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NAPOLI – “Le novità introdotte in tema di privacy con il nuovo Regolamento, il GDPR, impongono ai professionisti specifici adempimenti per la tutela dei dati e delle informazioni sensibili dei propri clienti, oltre ad una serie di nuovi obblighi. Una sfida davanti alla quale di certo non ci tiriamo indietro: tutti i professionisti vogliono essere di supporto ad un’economia bisognosa di persone che abbiano come obiettivo la deontologia, la correttezza e la trasparenza. Siamo molto fiduciosi perché la nostra categoria da tempo pratica l’attività professionale con grande rispetto per i clienti, e dunque si avvia a rafforzare il proprio ruolo”. Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, aprendo il convegno “Etica, responsabilità e privacy dei dati: una nuova sfida per le professioni all’entrata in vigore del GDPR”.

Nel suo intervento Antonio Areniello,  numero uno del Consiglio notarile di Napoli, Torre Annunziata e Nola, ha evidenziato che “quella dei professionisti è una vera e propria sfida. La legge sulla privacy comporta un difficile bilanciamento tra la riservatezza e la trasparenza. In questo senso, la scelta etica di favorire l’utente che richiede la tutela dei dati personali è fondamentale”.

Per l’avvocato Valeria Ruoppolo, esponente di “etica delle professioni” e ideatrice del convegno, “oggi i professionisti non devono solo interpretare una norma delicata, come quella che è stata di recente promulgata, ma darne la giusta attenzione con una lettura etica, per far sì che vi sia la massima applicazione nel rispetto dei clienti e di tutti gli operatori del servizio”.

“I professionisti devono semplicemente rispettare i loro principi. Etica e deontologia nelle professioni intellettuali – ha rimarcato Isabella Stoppani, presidente dell’Associazione Avvocati Italiani – significano già tutela della riservatezza e della conservazione dei dati. La sfida è dunque quella di riuscire ad adeguarsi ai nuovi percorsi mettendo in campo i valori tradizionali della professione”.