Morto il giornalista Emilio Fede, forte il suo legame con Napoli
Divisivo, mai banale, sicuramente amato dal grande pubblico e con un fortissimo legame con Napoli. Si è spento a 94 anni, dopo una lunga malattia, il giornalista Emilio Fede. Volto noto della tv, inviato e direttore dei tg nazionali, prima in Rai e poi a Mediaset. Ha incarnato la figura del giornalista dichiaratamente schierato, anche fazioso, divenendo uno degli epigoni di Silvio Berlusconi.
Nato a Messina, sposato con la napoletana Diana De Feo, scomparsa nel 2021, figlia del grande scrittore Italo De Feo. I due vivevano divisi, uno a Roma e l’altro a Milano, in un menage di coppia sicuramente sui generis, così come ha sempre vissuto Fede. Ma quando erano lontani dagli impegni di lavoro, ad ospitarli c’era la splendida Villa Luisa al Vomero, di proprietà della famiglia De Feo, una dimora lussuosa in cui Fede amava incontrare gli amici napoletani.
Negli ultimi anni della sua vita, si era addirittura creato una sorta di fan club, animato dal direttore del Roma, Antonio Sasso e da altri colleghi. Alloggiava, dopo la pensione e mentre attraversava i guai giudiziari che lo hanno inseguito negli ultimi anni di vita, all’hotel Santa Lucia. Ma veniva accolto con simpatia e affetto nel ristorante “Antonio&Antonio”, in via Partenope, di proprietà di Antonino Della Notte. Con lui, in un continui convivio fatto di ricordi nostalgici, risate e affettuosa complicità , il presidente dell’Ussi Nazionale e caporedattore della Rai della Campania, Gianfranco Coppola, il vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Mimmo Falco e due medici, Michele Romano e Pippo Papaccioli. Quest’ultimo noto per aver assistito anche Berlusconi un un momento delicato della sua vita. Fede è morto in una casa di riposo, dove era assistito, ma lontano dall’affetto delle figlie, a cui era particolarmente legato.