Si chiama “Napoli a Parigi: il Louvre invita il Museo di Capodimonte“, l’esposizione dedicata ai tesori dell’arte all’ombra del Vesuvio all’interno del più importante museo francese. E’ la prima volta nella storia che il Louvre dedica una mostra ad un museo, invece che ad un artista o ad una collezione.
Per l’occasione eccezionale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atterrato in mattinata nella capitale francese e ha tagliato il nastro dell’esposizione insieme al presidente Emanuel Macron.
A PARIGI PER L’INAUGURAZIONE ANCHE IL SINDACO DI NAPOLI
All’evento ha preso parte, oltre al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Una mostra straordinaria che conferma la centralità di Napoli in Europa: un grande motivo di vanto e orgoglio. L’esposizione di 61 opere di Capodimonte al Louvre testimonia l’eccezionalità del nostro patrimonio culturale ed è il miglior lancio di un’articolata rassegna culturale che vedrà la nostra città protagonista qui a Parigi per sei mesi”.
EVENTO CON L’ALTO PATRONATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E FRANCESE
Per il Louvre si tratta di un vero e proprio evento culturale per il 2023. L’esposizione ha ricevuto l’Alto Patronato della Repubblica Italiana e della Repubblica Francese. Il Louvre e Capodimonte, infatti, sono due palazzi reali trasformati in musei, custodi delle collezioni ereditate dai più grandi sovrani, simboli dei legami storici tra la Francia e l’Italia.
I CAPOLAVORI DI CAPODIMONTE IN MOSTRA PER SEI MESI AL LOUVRE
Per sei mesi i capolavori del Museo di Capodimonte dialogheranno con quelli del Louvre, in tre diversi spazi.
Inoltre la mostra sarà accompagnata da una vera ‘stagione napoletana’ a Parigi: una ricca programmazione culturale fatta di cinema, musica e letteratura.
ECCO LE OPERE DI CAPODIMONTE SALA PER SALA AL LOUVRE
SALON CARRÉ, GRANDE GALERIE E SALLE SALVATOR ROSA Ala Denon, livello 1
Le collezioni offriranno ai visitatori una panoramica unica della pittura italiana dal XV al XVII secolo la collezione del Louvre e quelle del museo. In una presentazione davvero eccezionale. Trentuno dipinti provenienti da Capodimonte, tra i maggiori della pittura italiana, in dialogo con le collezioni del Louvre (opere di Tiziano, Caravaggio, Carracci, Guido Reni, solo per citarne alcuni) oppure in grado i completarle consentendo la presentazione di scuole che sono poco rappresentate o non lo sono affatto – in particolare, la singolare Scuola napoletana, con artisti dalla potenza drammatica ed espressiva come Jusepe de Ribera, Francesco Guarino o Mattia Preti. Sarà anche un’occasione per scoprire la Crocifissione di Masaccio, uno dei maggiori artisti del Rinascimento fiorentino, ma assente dalle collezioni del Louvre, un grande dipinto di Giovanni Bellini, La Trasfigurazione, di cui il Louvre non ha un corrispettivo, e tre delle più bei dipinti del Parmigianino, tra cui la famosa ed enigmatica Antea. Il confronto di queste opere con i dipinti di Raffaello promette di essere uno dei momenti salienti dell’incontro.
SALLE DE LA CHAPELLE Ala Sully, livello 1
La collezione di Capodimonte è il frutto di una storia unica nel panorama italiano che spiega in larga misura la diversità delle opere esposte. Prima dell’Unità d’Italia (il Regno delle Due Sicilie vi fu annesso nel 1861), tre dinastie hanno svolto un ruolo essenziale nella costituzione di questo imponente insieme: i Farnese, i Borbone e Bonaparte-Murat. Riunendo dipinti importanti come il Ritratto di papa Paolo III Farnese con i nipoti, opera di Tiziano e il Ritratto di Giulio Clovio di Greco, sculture e manufatti spettacolari, tutti prestiti eccezionali, tra cui la Cassetta Farnese, la più preziosa e raffinata delle opere di oreficeria del Rinascimento insieme alla Saliera di Benvenuto Cellini, e lo straordinario biscuit di Filippo Tagliolini, La Caduta dei Giganti – la mostra nella Salle de la Chapelle permetterà di scoprire la ricchezza di questa collezione, riflesso e testimonianza delle differenti età del Regno di Napoli.
SALLE DE L’HORLOGE Ala Sully, livello 2
Con quasi trentamila opere, il Gabinetto dei disegni e delle Stampe di Capodimonte deve parte dei suoi tesori a Fulvio Orsini, umanista, grande studioso e bibliotecario, prima, del Cardinale Alessandro Farnese. E noto come il Gran Cardinale e nipote di Papa Paolo III e poi del Cardinale Odoardo Farnese. Orsini ha costituito la prima collezione al mondo di disegni di studio e disegni preparatori. Questo approccio nuovo e rivoluzionario ha portato all’acquisizione di quattro cartoni preparatori di Raffaello e Michelangelo. Mosè davanti al roveto ardente di Raffaello e il Gruppo di armigeri di Michelangelo sono propedeutici alle decorazioni della Vaticano e sono oggi riconosciute come opere autografe.
QUI RAFFAELLO E MICHELANGELO
Il cartone della Madonna del Divino Amore e quello di Venere e Amore sono considerate come opere eseguite dagli allievi dei due maestri. Questi capolavori estremamente rari verranno presentati al Louvre in dialogo con celebri disegni conservati nel Cabinet dei Disegni del Louvre, come la Santa Caterina di Raffaello o il cartone recentemente restaurato de La Moderazione di Giulio Romano, l’allievo più vicino a Raffaello e suo stretto collaboratore.