Era responsabile della produzione di quasi il 90% degli euro falsi in circolazione nel mondo il gruppo di falsari sgominato oggi dai carabinieri in Campania. La banda, come ha spiegato il procuratore di Napoli Colangelo, faceva parte del “Napoli Group”, che include undici organizzazioni campane, ognuna con una sua specializzazione. I componenti erano anche in contatto con esponenti della criminalità organizzata di vari Paesi europei, cui davano lezioni di contraffazione. Le banconote venivano spese in Europa e in Africa. Fra le ‘imprese’ anche la stampa di un biglietto da 300 euro spacciato in Germania.
Coinvolta anche la mamma di Fortuna, la bimba di Vaivano vittima di abusi e morta a giugno scorso, ma lei nega tutto.