Su Città della Scienza, fiato se n’è sprecato tanto.
Il polo del sapere, il presidio culturale del Mezzogiorno, la leva per il rilancio di Napoli e della Campania.
Eppure, dopo il lockdown il museo e il centro congressi non hanno mai riaperto, le attività non sono ripartite e i lavoratori, preoccupati per il futuro, continuano a lamentare un totale scollamento con i vertici aziendali.
Neanche la campagna elettorale è servita a far intervenire sul posto qualche amministratore.
Ed è per questo che i dipendenti della struttura, dopo averne discusso in un’assemblea con i sindacati la scorsa settimana, hanno proclamato uno sciopero dando vita a una protesta all’esterno dei cancelli della struttura nel quartiere Bagnoli.
Con i lavoratori anche i rappresentanti della FILCams Cgil, Luana di Tuoro e Alfonso Fraia.