Sono le 22.00 e al 112 arriva una segnalazione di una lite in famiglia a San Giorgio a Cremano. Non c’è da perdere tempo perché la discussione è animata e gli animi sono accesi.
Una pattuglia della locale stazione sta perlustrando il territorio e dopo pochi istanti arriva nei pressi dell’abitazione indicata dalla centrale operativa. Una donna è affacciata al balcone di un primo piano, urla e chiede aiuto. Indica un uomo non lontano da lì che sta correndo: è il proprio compagno che dopo averla malmenata sta tentando di fuggire. L’uomo viene bloccato dagli altri carabinieri della stazione di Portici e dai colleghi del locale commissariato intervenuti in supporto. In quei frangenti spesso caratterizzati dalla confusione bisogna rimanere lucidi. Una carabiniera parla con la vittima che rimane affacciata. La donna racconta che il compagno l’ha appena picchiata. L’ha afferrata per il collo e ha tentato di soffocarla coprendole il volto con un cuscino. Dalla rabbia allo sconforto è un attimo e la mente della donna viene attraversata dalla folle idea di farla finita. La carabiniera entra in empatia con la vittima, la comprende e capisce le sue esigenze. La donna viene dissuasa da quell’insano gesto e messa in sicurezza poco dopo.
L’arrestato è in carcere in attesa di giudizio.