venerdì, Aprile 26, 2024
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Napoli: Monastero RistoVino, la storia incontra l’enogastronomia

Mercoledì sera, l’angolo di Napoli forse più noto, ha visto la storia, a braccetto con la leggenda, incontrarsi con l’enogastronomia. Quella di qualità e della tradizione partenopea. Dove? Nel cuore del centro storico. Nei pressi del Chiostro di Santa Chiara, al “Monastero RistoVino”, nato da un progetto di Francesco Spagnuolo e Rosario Italia, in Via Santa Chiara 10D.
L’evento organizzato mercoledì sera ha infatti rappresentato il connubio, quello più genuino, tra il cibo della tradizione partenopea. Il buon vino e le leggende legate al Chiostro stesso.
Prima di passare alla degustazione di rito, i presenti hanno potuto visitare, nei sotterranei, la “sala dei vini”. Per vivere un’esperienza quasi “mistica”, sicuramente magica, potendo condividere i luoghi che avevano visto, in passato, protagonisti il Re angioino Roberto I e la sua devota moglie Sancia di Mairoca. Il cui spirito si narra vaghi ancora nei meandri di questi luoghi magici. I più lo associano alla “Bella mbriana”, spirito benefico della casa, secondo la tradizione napoletana, che convive col famoso “munaciello”.
E così, dopo una passeggiata mai più suggestiva ed emozionante, gli invitati, tra i quali spiccavano il professore di Made in Sud Enzo Fischetti e l’influencer campana Mery Esposito, hanno potuto gustare ed inebriarsi con le pietanze proposte dal noto chef Davide Ferraiolo.

IL MENÙ

Subito in tavola una parmigiana di melanzane, una varietà di bruschette, cozze gratinate e fior di latte con alici cetaresi. Dopo i gustosi antipasti, è toccato ai primi, con il trionfo dello gnocco fritto mantecato al baccalà e dei paccheri con cozze e bottarga.
Dulcis in fundo, le alici fritte ed i tocchetti di baccalà fritto, che hanno chiuso con qualità, in attesa del dolce della casa.
Non poteva essere da meno la componente enologica, fiore all’occhiello del Monastero RistoVino. Ad accompagnare il tutto sono stati così il vino bianco Kata’  ed il vino rosso Vipt, nel pieno rispetto della tradizione gastronomica campana delle Cantine Olivella del  monte Somma Vesuvio.
Le alici e la bottarga sono invece della “Armatore srl” di Cetara.

La cd “posteggia napoletana” ha allietato i presenti, nel corso dell’evento, con brani classici della tradizione.

 

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