mercoledì, Aprile 24, 2024
HomeAmbiente"Napoli Obliqua", 150 chilometri in bici dalla Sanità ai Campi Flegrei

“Napoli Obliqua”, 150 chilometri in bici dalla Sanità ai Campi Flegrei

Al Bicycle House è stata presentata la NAPOLI OBLIQUA, una nuova proposta cicloturistica di valenza nazionale, che si snoda nell’area urbana della città e nei Comuni limitrofi della città metropolitana.

Napoli Obliqua, lanciata dall’APS Napoli Pedala, punta ad essere uno strumento di fruizione autentica della città con il valore aggiunto della sostenibilità. Si tratta di un percorso ad anello, che si espande in tre percorsi di approfondimenti, per oltre 150 km complessivi a cui si aggiungono gli itinerari a piedi. Oltre al Comune di Napoli, coinvolge i comuni flegrei di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida e si estende fin su al Bosco dei Camaldoli a circa 450 mt sul livello del mare, passando per il Real Bosco di Capodimonte per poi prosegue per l’area flegrea, costeggiando i crateri degli Astroni e il Monte Nuovo.

Napoli è protagonista nella sua dimensione verticale, con il suo paesaggio e i suoi panorami che si mescolano con l’antropico; con i suoi divari socioeconomici e le differenze culturali, visibili all’interno di ogni quartiere attraversato. Dalla Sanità ai Quartieri Spagnoli a Posillipo, e poi nel paradiso dei Campi Flegrei salite e discese per immergersi nella dimensione obliqua della città, per conoscere meglio la sua morfologia, la sua storia, le tradizioni e la contemporaneità.

Si tratta di una narrazione che vuole promuovere la Napoli “porosa” raccontata sapientemente dal filosofo Benjamin, ed offrire a turisti e napoletani uno sguardo sui tanti contrasti che la città contiene.

Tutti gli itinerari partono dalla Galleria Principe di Napoli, infatti la proposta cicloturistica si integra con la rete extraMann promossa nell’ambito del progetto OBVIA dal direttore Paolo Giulierini, che raggruppa oltre quaranta realtà culturali che danno vita a quello che di fatto è “Un quartiere della cultura”.

L’incontro è stato anche l’occasione per avviare un laboratorio di comunità e coinvolgere le tante realtà di turismo esperienziale che operano su questi territori, nonché promuovere attività formative per guide cicloturistiche rivolte a giovani.

Skip to content