Napoli, primo Consiglio comunale tra le proteste dei lavoratori. Raccolta firme per sfiduciare sindaco

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Non ci sono solo gli effetti sull’economia napoletana della pandemia ad animare le giornate dell’amministrazione de Magistris. Come se non fosse bastato l’aver trovato la manifestazione di protesta dei lavoratori stagionali dell’aeroporto e del noleggio auto ad attenderlo all’esterno del maschio angioino, dove questa mattina è tornato a riunirsi il consiglio comunale per necessità di spazio che potesse garantire il distanziamento sociale, sindaco e assessori si sono scontrati con la raccolta firme avviata dal gruppo di forza italia per chiederne la sfiducia.

Un’iniziativa quella dei consiglieri del partito di centro destra che segue di pochi giorni l’annuncio del passaggio in Italia Viva dei consiglieri del Gruppo Misto, eletti nelle fila della maggioranza arancione, Gabriele Mundo e Manuela Mirra. Archiviata oramai l’uscita di Carmine Sgambati, anche lui transitato in Italia Viva, e la consegna della tessera di dema della consigliera Laura Bismuto, la maggioranza continua a perdere pezzi e se dalla mozione di sfiducia dello scorso novembre Luigi deMagistris ne uscì indenne forte dei numeri, seppur risicati, oggi quei numeri di fatto non ci sono più.

Se si andrà a elezioni anticipate o meno, l’assise ha davanti a se lo scoglio del bilancio che subirà di sicuro lo scotto dell’epidemia. Epidemia che ha provocato la crisi dei lavoratori stagionali dell’aeroporto di Capodichino e dei conducenti dei veicoli a noleggio