A due anni di distanza dal suo addio al San Paolo, una parte dei tifosi azzurri rimpiange ancora Maurizio Sarri, che da ieri è il nuovo tecnico della Juventus. Un fastidioso lamento, un piagnisteo inutile e stucchevole, che offende chi come Carlo Ancelotti, miglior tecnico in circolazione, sicuramente il più titolato, sta lavorando per costruire un Napoli vincente in Italia e in Europa.
I comunicati stampa di autorevoli firme, la chiusura di pagine facebook dedicate al tecnico toscano, artisti che gettano via cimeli e bruciano foto, comici che dedicano poesie populiste, telefonate alla Treccani per eliminare il temine sarrismo dall’enciclopedia, striscioni in strada per sottolineare tradimenti e offese a intere popolazioni ci sembrano davvero troppo. Ora Basta!
Napoli e una parte della sua tifoseria farebbe meglio a sostenere la propria squadra invece di mostrarsi debole e offesa porgendo il fianco a inevitabili sfottò.
Purtroppo l’eco incontrollato dei social da voce a tutti, troppi tuttologi e benpensanti vedove bianche di un tecnico che oramai è lontano anni luce dai suoi stessi pensieri e proclami. La realtà partenopea oggi con Ancelotti è cresciuta in appell e autostima.
Il progetto Napoli, come ai tempi di Benitez, spinge sempre più calciatori di prima fascia ad assere affascinati dal progetto azzurro, l’unico che nel prossimo campionato sarà rodato. Le altre big italiane hanno cambiato e cambieranno tanto Milan, Inter, Juve, Roma, Fiorentina hanno sostituito la guida tecnica e non sembrano avere le idee chiare fino a questo punto del mercato .
L’unica certezza per i tifosi al momento è il lavoro di Giuntoli, Ancelotti e la lungimiranza di De Laurentiis. Quel suo “Ci divertiremo” parlando di Sarri alla guida della vecchia signora, è il giusto pepe a un campionato italiano spesso troppo scontato e noioso.