Napoli, sequestrati gli altarini della camorra

Secondo i carabineiri le 11 cappelle votive sono riconducibili a famiglie malavitose

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Undici edicole votive ritenute riconducibili a persone legate al cartello camorristico conosciuto come l'”Alleanza di Secondigliano” sono state sequestrate dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e dalla Polizia Municipale di Napoli nei quartieri del Vasto-Arenaccia e di San Carlo Arena. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Alessandra Converso e dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo, sono partite dopo il sequestro di tre statue sacre del ‘600 (precedentemente collocate nella dismessa Chiesa “Santissima Maria del Rosario” di via San Giovanni e Paolo di questo capoluogo) ritenute nella disponibilità delle famiglie mafiose Mallardo-Bosti-Contini. Le edicole, allestite per la celebrazione di figure criminali e realizzate anche occupando abusivamente il suolo pubblico, sono state affidate al Comune di Napoli, anche al fine di consentire l’adozione dei conseguenti provvedimenti amministrativi.