Napoli, si chiude il sipario sul Napoli Teatro Festival: numeri da record

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Edizione da record del Napoli Teatro Festival Italia, diretto per il terzo anno da Ruggero Cappuccio, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, guidata da Alessandro Barbano e realizzato grazie al sostegno della Regione Campania, presieduta da Vincenzo De Luca.

La manifestazione, durata 37 giorni — dall’8 giugno al 14 luglio —, ha raggiunto 40 luoghi di rappresentazione — tra teatri e luoghi non teatrali —, coinvolgendo artisti e operatori di ben 29 paesi stranieri. 880 gli artisti che hanno preso parte al Festival, 236 i partecipanti ai laboratori.
La manifestazione ha presentato 146 rappresentazioni dal vivo (tra teatro, musica e danza), tra cui 63 prime assolute, 18 debutti stranieri in Italia, per un totale di oltre 300 eventi diffusi su tutto il territorio della Campania.
Più che raddoppiato anche il numero di presenze rispetto allo scorso anno: gli spettatori passano dalle 21mila della scorsa edizione a 47mila: «Un bilancio da record, quello che possiamo tracciare alla fine di quest’ultima edizione — sottolinea il direttore Ruggero Cappuccio —, che vede sempre maggiore la partecipazione dei giovani, con progetti speciali realizzati con una particolare apertura verso l’Europa e le collaborazioni con altri festival internazionali.
La prossima edizione vedrà potenziata proprio la sezione internazionale, con progetti che guarderanno ad Edimburgo e ad Avignone, che sono il modello internazionale di festival che ci interessa fare».

Sul fronte delle collaborazioni internazionali, sono 17 le relazioni messe in atto nel corso dell’edizione 2019, tra cui quella con La Francia in Scena, stagione artistica realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut Français e della Fondazione Nuovi Mecenati e quelle con il Goethe Institut e il Ministero degli Affari esteri di Berlino e British Council.
Mentre su quello della progettazione, la Fondazione Campania dei Festival ha vinto il bando europeo Europa Creativa in partenariato con altre 8 istituzioni culturali internazionali (Les Bancs Publics – Festival Les Rencontres à l’échelle, Palais des Beaux Arts Bozar, Shubbak, Dancing On The Edge, Weimar Festival Of Arts, One Week Dance Fondation, Loop, See Foundation, Suede Avec D-Caf Festival).

Sul territorio nazionale, il Festival ha attivato importanti collaborazioni con storici gruppi produttivi come il Teatro dell’Elfo e il Teatro Franco Parenti e ancora con Casa del Contemporaneo, Teatri Uniti, Compagnia Le belle bandiere. Con il Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, il Teatro Nazionale di Genova, il Teatro di Roma -Teatro Nazionale e la Fondazione Matera Basilicata 2019, il NTFI ha coprodotto la rassegna Pompeii Theatrum Mundi.
Alle collaborazioni nazionali si aggiunge quella con il circuito del Teatro Pubblico Pugliese che ha proposto per la nuova sezione del Teatro Ragazzi Puglia Showcase Kids, promosso dalla Regione Puglia. Significativa è anche la collaborazione stabilita con due importanti festival nazionali quali il Festival di Ravenna e il Festival di Spoleto.

Importante anche il dato che riguarda le relazioni attivate sul territorio, che ha visto il NTFI collaborare con numerose realtà culturali locali e con oltre 130 associazioni della regione. E ancora con le Università (Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Università degli Studi di Salerno, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli) e l’Accademia di Belle Arti di Napoli sono stati attivati percorsi formativi che hanno coinvolto oltre 90 studenti. Di grande importanza anche le collaborazioni con gli istituti di cultura (Goethe Institut di Napoli, Institut Français, il British Council e l’Istituto Cervantes di Napoli), i musei (Polo Museale della Campania – Palazzo Reale, Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant’Elmo, Museo Pignatelli e Museo Duca di Martina; e ancora Madre, Museo di Capodimonte, MANN, Scabec, Museo del Tesoro di San Gennaro, Museo civico Gaetano Filangieri e Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa) e la partecipazione a diversi eventi locali, tra cui Napoli Città Libro e il Comicon.
Il NTFI ha inoltre condiviso 13 titoli della sua programmazione con una manifestazione di primaria importanza per la città di Napoli come L’Universiade 2019.

La manifestazione ha registrato un’importante attenzione da parte della critica specializzata e della stampa in generale: 656 sono stati i giornalisti che hanno preso parte agli eventi del NTFI (con una media di 17, 7 giornalisti al giorno), 222 le testate accreditate.
Aumentata anche l’interazione che il Festival ha realizzato con i suoi spettatori attraverso i canali digitali. Sono circa 40.000 le visite uniche effettuate sul sito del NTFI nel periodo che va dall’8 giugno al 14 luglio; 80.000 le interazioni sui social, per un totale di oltre 1 milioni di visualizzazioni.
Anche per l’edizione 2019 sarà prodotto un documentario per la regia di Nadia Baldi, che racconta la manifestazione attraverso le interviste agli artisti e le immagini più significative del Festival, che andrà in onda su Rai 5 e Sky Arte.

Il grande lavoro artistico e culturale e lo sforzo messo in campo da tutti i settori che lavorano al Napoli Teatro Festival Italia sono attestati anche da un aumento del punteggio relativo al contributo riconosciuto per l’anno 2019 dal Ministero per i beni e le attività culturali: il Mibac ha assegnato un punto in più per la “qualità professionale degli artisti e delle formazioni ospitate” e un altro per la “qualità artistica del progetto come capacità di una articolata e coerente proposta multidisciplinare”. Un risultato che rende ancor più ufficiale il successo e la rilevanza artistica della manifestazione.