“Buona permanenza al mondo” in scena a Capodimonte nell’ambito del Napoli Teatro Festival è la conclusione del biglietto di commiato che Majakovskij dedica «a tutti».
Una mise en éspace che racconta la ricerca di Menoventi sulla figura di Majakovskij, un percorso triennale che si concluderà con il debutto de Il defunto odiava i pettegolezzi, tratto dall’omonimo romanzo di Serena Vitale.
Raccontare le ultime pulsazioni di Majakovskij significa raccontare la fine di una generazione, la parabola di un gruppo di ragazzi che si riunì sotto il vessillo della Rivoluzione d’Ottobre, trasformando radicalmente il modo di concepire le rispettive discipline e che terminarono con violenza la loro produzione artistica o la vita stessa, proprio come Majakovskij.
In scena testimonianze e documenti vengono messi insieme dalla Donna Fosforescente, figura del futuro, l’ultima fantasia teatrale di Majakovskij, che guida gli spettatori.