Uno spettacolo dagli effetti ipnotici, un viaggio nella notte che passa dalla tenebre alla luce.
E’ Les Aiguilles et l’opium, per la regia di Robert Lepage, regista, scrittore e designer canadese che torna a Napoli dopo 5 anni quando portò in scena Le Dragon bleu.
Lo spettacolo teatrale è anche uno show di illusionismo, rivisitato da Lepage dopo vent’anni dalla sua creazione. Nato nel 1991, in seguito a una dolorosa rottura amorosa, Les Aiguilles et l’opium voleva essere una riflessione sulla pulsione e il dolore che spingono gli artisti alla creazione creando dei parallelismo tra la dipendenza amorosa e quella agli oppiacei.
La nuova versione, presentata nell’ambito del Napoli Teatro Festival di quest’anno, racconta la storia di Jean Cocteau che nel 1949 scrive una Lettera agli americani in cui si mescolano fascinazione e disincanto: ha appena scoperto New York, dove ha presentato il suo ultimo lungometraggio. Nello stesso periodo, Miles Davis visita Parigi, portando in valigia il bebop.
Quarant’anni dopo, all’Hotel de La Louisiane di Parigi, un canadese cerca invano di dimenticare un ex amore. I suoi tormenti sentimentali sembrano trovare una corrispondenza con la dipendenza di Cocteau per l’oppio e quella di Davis per l’eroina.