Omicidio a Boscoreale, si indaga sulla morte del 30enne Antonio Rivieccio

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Antonio Rivieccio, 30 anni, pregiudicato di Torre del Greco per tentata estorsione e rapina, è morto dopo essere arrivato in ospedale in condizione disperate perchè colpito con tre colpi di pistola nel cuore della notte a Boscoreale. Ma chi ha sparato probabilmente non aveva l’intenzione di uccidere.

La sparatoria è avvenuta alle due di notte all’isolato del Piano Napoli di via Settembrini. L’unica testimone dell’agguato è la fidanzata dell’uomo, residente a Boscoreale e parente di alcuni pregiudicati della zona. Al momento è sotto choc e non è riuscita a fornire ancora dettagli utili alle indagini.

Le ipotesi sono molte, secondo i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata e della stazione di Boscoreale, quella meno accreditata è la pista che porta all’agguato di camorra.
E’ stato intanto disposto il sequestro della salma per l’autopsia. Sul posto il nucleo investigativo ha trovato tre bossoli: un solo proiettile ha raggiunto Rivieccio l’inguine e la coscia che gli ha reciso l’aorta femorale. E’ arrivato verso le 4 di notte in ospedale, qui è scattata la violenza dei familiari che hanno spintonato il personale sanitario e cercato di aggredire i medici e gli infermieri.

Rivieccio, pur essendo pregiudicato, è ritenuto lontano dagli ambienti della camorra di Torre del Greco. Ma visto che l’altra notte era presente in uno dei rioni più pericolosi di Boscoreale, gli investigatori ritengono che possa essere implicato nelle vicende dello spaccio di droga.