Ore 10.05, San Gennaro scioglie il sangue e Napoli grida al miracolo

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Alle 10,05 si è compiuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Per i napoletani, devoti al Santo Patrono, è il miracolo che si rinnova. E che porta con se auspici di prosperità per la città. L’arcivescovo metropolita, il cardinale Crescenzio Sepe, ha mostrato l’ampolla ai fedeli, la deputazione di San Gennaro ha verificato lo scioglimento del sangue.

“Fare futuro per scrivere pagine nuove di storia, fare futuro per progettare il nostro domani – ha spiegato Sepe durante l’omelia -. Esiste ancora la Napoli dal ‘core’ grande e sincero? A noi cittadini è dato il dovere rispondere con verità, con realismo, con onestà e coraggio.
Chi sceglie il male fa a Napoli un male senza limiti. La violenza è il primo baluardo, il primo grande ostacolo. C’è a monte un problema di uguaglianza sociale. Tanti ragazzi, ancora bambini finiscono per strada non per caso o peggio per una sorta di subdola e velenosa ‘vocazione’, per evitare la scuola, per mancanza di lavoro o scelte di famiglia. Come salvare i nostri giovani che si trovano sotto tiro? Non basta più lo sdegno. Occorre riempire quei banchi vuoti e strappare alla camorra quei bambini votati a delinquere e le baby gang che prendono ‘lezioni dalla strada’. Sviluppo, occupazione, luoghi di aggregazione, iniziative lavorative… In altre parole promuovere presenze positive e virtuose”.

Sul sagrato della Cattedrale le delegazioni dei lavoratori della Whirlpool e di American Laundry in lotta per la tutela dei posti di lavoro.