Proseguono le indagini dopo la morte di Ugo Russo il 15enne ucciso durante un tetativo di rapina a Napoli a Santa Lucia da un carabiniere in borghese lo scorso 1 marzo.
Dopo la morte del 15enne, l’Ospedale Pellegrini, dove la vittima fu trasportato d’urgenza fu completamente devastato.
Alcune persone, spinte dalla rabbia per la morte del ragazzino, distrussero il pronto soccorso e le astanterie dell’ospedale come fu ampiamente documentato da una serie di video.
Oggi, sono state emesse 9 ordinanze di custodia cautelare. Tra gli indagati ci sono anche alcune donne, due minorenni e alcuni familiari del quindicenne tra cui uno zio che per primo si recò sul posto.
L’inchiesta condotta dai carabinieri e coordinata dal pool anticamorra diretto dal procuratore Giovanni Melillo, sottolinea l’estraneità ai fatti dei genitori di Ugo Russo, che quella notte non presero parte alla devastazione dell’ospedale.