Il cantautore piemontese, 83 anni a gennaio, Paolo Conte nel corso della “Conversazione spassiunata” che si è tenuta al conservatorio San Pietro a Majella: un prologo del concerto di questa sera al teatro San Carlo.
Folla per l’avvocato astigiano che davanti agli studenti e ai fan parla del suo legame con la città di Napoli.
Sul palco si sono alternati amici di lunga data e colleghi: Peppe Servillo, il fotografo Guido Harari, Eugenio Bennato ed Enzo Gragnaniello.
L’artista ha donato inoltre due suoi componimenti, Spassiunatamente e Ma si ta vò scurdà, all’Archivio digitale della canzone napoletana e delle culture musicali campane nell’ambito del progetto ARCCA ideato dalla Regione Campania.