Patrick Zaki graziato torna libero, l’abbraccio con la mamma

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Patrick Zaki graziato torna libero, l’abbraccio con la mamma. Il giovane ricercatore italiano è stato “graziato” dal presidente egiziano al-Sisi dopo aver ricevuto una condanna a tre anni dal Tribunale. I familiari di Patrick Zaki hanno atteso per ore davanti alla Direzione di
polizia di Nuova Mansura, prima di poterlo abbracciare. Per lui il governo italiano
ha continuato a lavorare dietro le quinte senza mai perdere la fiducia.

MELONI RINGRAZIA AL-SISI

E la premier Meloni, ha voluto ringraziare al-Sisi per la “sua attenzione e disponibilità”. In un messaggio all’ANSA, l’ambasciatore egiziano a Roma, Bassam Rady, ha sottolineato
che la grazia a Zaki è un apprezzamento “per la profondità e la forza delle relazioni italo-egiziane, e la rapidità della grazia ne è la migliore prova”.

LA REAZIONE DEL CRUI

“La libertà di espressione è un diritto fondamentale che l’università non solo insegna – ha detto Salvatore Cuzzocrea, Presidente della CRUI – ma costruisce un mattone alla volta nella pratica quotidiana del pensiero critico. La libertà di Patrick è in questo senso una vittoria di tutto quel movimento, pacifico e determinato, che per anni non ha mai smesso di lottare e sperare. Ovviamente, il ringraziamento della comunità accademica tutta va anche alle istituzioni che hanno portato avanti le delicatissime interlocuzioni diplomatiche e alla missione in Egitto dei Ministri Bernini e Tajani che hanno permesso il concretizzarsi in questo risultato. Per l’università italiana oggi è un giorno felice”.