Morire sul lavoro, morire di lavoro. L’ennesimo tragico incidente è avvenuto oggi in provincia di Pavia, in una azienda agricola di Arena Po dove quattro persone sono morte annegate in una vasca di liquami.
A comunicare la notizia è stato il 118. Le vittime, tutte di origini indiane, sono due fratelli, che erano i titolari dell’azienda (un allevamento di bovini) e due dipendenti. Si ipotizza che uno degli operai sia accidentalmente caduto all’interno della vasca e che gli altri tre avrebbero tentato di salvarlo con una corda per poi finire a loro volta dentro l’invaso.
Due corpi sono stati recuperati in breve tempo, per gli altri due è stato necessario svuotare la vasca di decantazione dei liquami dove tutti erano finiti.
«Il mio pensiero va prima di tutto alle famiglie. La sicurezza sul lavoro è un diritto irrinunciabile, dobbiamo fare ogni sforzo per garantirlo». Questo il commento su Twitter del ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
«La sicurezza sul lavoro è una priorità, una vera emergenza nazionale che il nuovo Governo deve affrontare insieme alle parti sociali con urgenza e con provvedimenti straordinari» ha aggiunto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan,
«Ora più che mai serve un’azione forte da parte del governo, è quindi necessario un intervento tempestivo per porre fine a queste stragi silenziose. Non possiamo più restare a guardare», dichiara in una nota il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. «I numeri parlano chiaro: nel primo semestre del 2019 ci sono stati 482 decessi, il peggior dato dal 2016. Occorrono più controlli, una maggiore formazione e diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in quelli più a rischio. L’ Ugl – conclude – è in tour con la manifestazione »Lavorare per vivere« volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno».