Pisani (Noi consumatori): “Fare sanatoria su assegni post-datati”

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Angelo Pisani, presidente di “Noi consumatori”, è intervenuto sul dibattito relativo alle misure economiche legate all’emergenza Coronavirus.
“Sebbene non legittimi – ha spiegato Pisani – è necessaria subito una sanatoria sugli assegni post-datati per evitare milioni di protesti e limitare il crack dell’economia italiana. Sarà anche una richiesta discutibile ma il governo non può fingere di non sapere che il gran parte del commercio e dell’economia Italiana reggono ancora sullo scambio di cambiali e assegni postdatati a garanzie di obbligazioni. La richiesta è in contraddizione con la legge, ma in questo momento si deve guardare in faccia la realtà ed evitare un disastro economico con milioni di protestati che poi diverrebbero esclusi dal circuito finanziario e preda di usurai o case di cure. Meglio una sospensione dei protesti almeno per sei mesi anche se causerebbe il blocco nel sistema dei pagamenti, perché la salute e la tutela del sistema sociale sono prioritari. In questa gravissima emergenza, la tenuta delle filiere – da quella sanitaria a quella commerciale – vuol dire tutto. E per permettere di farle funzionare occorre che stia in piedi, senza se e senza ma, un’altra filiera: quella dei pagamenti, pubblici o privati che siano ma in questo momento di inadempimenti giustificati e di mancati pagamenti non imputabili ai debitori lo Stato deve provvedere a far funzionare il sistema e non si possono lasciar protestare milioni di commercianti ed imprenditori , così come si devono bloccare gli sfratti.
Questo l’allarme lanciato dal presidente di Noiconsumatori.it avv angelo pisani che allo studio legale on line in Smart working sta ricevendo soprattutto richieste di aiuto per assegni e cambiali che nei prossimi giorni non potranno esser pagati per causa di forza maggiore”.
Ecco perché l’avvocato Pisani pur considerando esigenze e diritti dei creditori chiede interventi del governo sul punto per la risoluzione più indolore del dramma economico italiano , facendosi promotore e interprete della richiesta di “sanatoria dei protesti”. Nel suo blog social l’avvocato Pisani chiarisce: “Attenzione è un clima da guerra , salviamo il possibile . C’è tanta ipocrisia, nessuno ha il coraggio di dire come stanno le cose e come funziona il commercio in particolare. In Italia, forse più al Sud, gran parte delle piccole imprese e lavoratori autonomi lavorano e acquistano merci con assegni post-datati. Con l’emergenza in corso, chi ha già consegnato assegni post-datati a trenta giorni non può pagare. Ed è chiaro che va in protesto (…). È contro la legge, ma in questo momento vanno aiutati tutti, sospendendo per qualche mese i protesti che hanno gravissime conseguenze nel circuito finanziario, vogliamo vedere in faccia la realtà?”.
La richiesta di Pisano: “Chiediamo al governo ed al presidente della regione Campania De Luca di farsi portavoce dell’allarme economico sociale e della richiesta di sospensione di cambiali , fitti ed assegni post-datati. Occorre uno specifico emendamento che la Regione Campania può suggerire al decreto Cura-Italia, chiedendo che lo Stato intervenga con una “sanatoria a termine”, una “sospensione almeno di sei mesi”, perché gli assegni post-datati non vanno protestati e gli sfratti sospesi, evitando (questa sarebbe la ratio dell’emendamento) che i pagatori entrino nella black list pregiudicando così la loro vita e i loro i finanziamenti per il futuro, quando sarà finita l’emergenza. Intanto l’emergenza nazionale imporrebbe invece, nel rispetto della salute pubblica, della legge, del diritto e della ragione, di far funzionare al massimo la filiera dei pagamenti (e non certo con la pratica degli assegni post-datati, sanzionati peraltro dalla legge), in modo che ad esempio la catena alimentare e distributiva non si interrompa e proceda anzi più spedita che mai. Colpisce che sia un alto rappresentante delle istituzioni pubbliche, il presidente della Regione Sicilia, a progettare “sanatorie” per gli assegni post-datati senza la minima preoccupazione di cosa significherebbe un blocco nel sistema dei pagamenti. Ora, in questo momento, guardando in faccia proprio la realtà”.