Proseguono i restauri per i ritrovamenti archeologici di Pompei che hanno portato questa mattina all’apertura delle porte di cinque nuove domus, ma soporattutto dei loro giardini e dell’Anfiteatro in occasione dell’arrivo a Napoli della mostra “Mito e Natura”. Piante ed aiuole sono state risistemate e riportate allo stato originario, cosi come erano duemila anni fa, fra le quali quelle dei giardini della Casa di Octavius Quartius. Fra le domus restaurate spcica la Casa del Frutteto e quella della Venere in Conchiglia protettrice dei pompeiani, il cui nome è dato dall’affresco su una delle pareti principali. Ne parla ai nostri microfoni il Soprintendente agli Scavi Massimo Sanna. Decine di affreschi ancora nascosti al pubblico e che col tempo verranno mostrati ai visitatori, come quelli che raffigurano il mito di Diana e Atteòne, del suicidio d’amore di Priamo e Tisbe e del Narciso che si specchia nelle acque. Esposti anche i resti di cibo e frutta carbonizzati mesi in bella vista all’interno della piramide come racconta la Direttrice degli Scavi Greta Estefani. Un percorso di rinascita per Pompei che prosegue e che continua a catalizzare l’attenzione di turisti e media. Fra i presenti all’inaugurazione anche il Generale Luigi Curatoli Neo Commissario del Grande Progetto Pompei che ha cosi dichiarato.