La prima indicazione agli investigatori l’aveva data proprio lei: la 16enne violentata da un gruppo di ragazzi sugli scogli di Marechiaro, aveva cercato su Facebook i volti dei suoi aggressori ed era riuscita a individuarli. E così, dopo quattro mesi di indagini e verifiche hanno portato, sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri di Bagnoli, tre minorenni accusati dello stupro.
L’aggressione del “branco” avvenne a maggio, nella località della collina di Posillipo, a Marechiaro. Secondo il racconto fatto agli investigatori, la 15enne sarebbe stata invitata dai ragazzini a ripararsi dalla calura in una zona meno esposta al sole, e avrebbe accettato, fidandosi, perché avevano amici in comune. Poi però due di loro l’avrebbero palpeggiata e il terzo, poco dopo, l’avrebbe violentata. La ragazza aveva trovato la forza di confidarsi con un’amica. Portata poi in ospedale dai genitori, aveva fornito la sua ricostruzione dei fatti ai militari. La 15enne aveva riconosciuto i minorenni attraverso i loro profili Facebook, sui quali erano molto attivi. La sera stessa della violenza, due di loro si erano registrati nel luogo dell’aggressione. La ragazza, inoltre, sul social, nei giorni successivi alla notizia dell’avviso di garanzia notificato ai tre giovani, nel luglio scorso, aveva ricevuto provocazioni e offese, «Così impari a denunciare», le aveva scritto qualcuno.
I tre sono ora in regime cautelare presso altrettante strutture minorili. Nelle prossime ore potranno fornire la loro versione dei fatti.