Processo per scoppio fabbrica Ercolano, parenti vittime scatenano caos in tribunale

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Esplosione in fabbrica abusiva ad Ercolano: arrestate 2 persone

Per placare la rabbia dei parenti delle tre vittime, sono dovute intervenire le forze dell’ordine nell’aula del tribunale di Napoli dove si stava svolgendo questa mattina il rito abbreviato del processo per lo scoppio nella fabbrica abusiva di fuochi di artificio di Ercolano, in provincia di Napoli, avvenuto il 18 dicembre del 2024. Tre gli imputati alla sbarra. Il caos, con urla e tentativo di lancio di sedie all’indirizzo dei giudici, è scoppiato prima e dopo la lettura della sentenza di condanna a 17 anni e 6 mesi per triplice omicidio volontario con dolo eventuale e caporalato, nei confronti dei due datori di lavoro: per loro la procura aveva chiesto 20 anni. Il terzo imputato, Raffaele Boccia, dovrà invece scontare 4 anni. La protesta dei parenti è scattata una volta appresa la decisione dei dei giudici. Già prima della lettura del dispositivo si erano registrati momenti di tensione tra le famiglie delle vittime e quelle degli imputati, tanto che l’aula 413 del tribunale è stata presidiata per tutta l’udienza da polizia e carabinieri e in più di un’occasione è dovuto intervenire il personale sanitario.

Nell’esplosione morirono tre persone, le gemelle Sara e Aurora Esposito di 26 anni e il 18enne Samuel Tafciu.