Regionali, le grandi manovre politiche in Campania

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Al momento non si conosce ancora la data ufficiale per le elezioni regionali in Campania.

Il lockdown per l’epidemia da coronavirus ha fatto slittare da giugno a settembre, salvo sorprese, l’apertura delle urne. Un grande punto interrogativo anche sui candidati che guideranno partiti e coalizioni per sfidare l’uscente Vincenzo de Luca.

Per ora di sicuri, oltre allo stracandidato De Luca, c’è solo Valeria Ciarambino del Movimento Cinque Stelle, designata proprio ieri dal meccanismo ormai rodato del voto sulla piattaforma telematica Rousseau.

Della coalizione di centro destra per ora resta Stefano Caldoro il candidato governatore, un nome che però non ha mai convinto appieno alcuni alleati.

In primis la Lega, alle sue prime elezioni regionali in Campania: Matteo Salvini, nella sua ultima apparizione napoletana, non ha fatto mistero dello scarso gradimento nei confronti di Caldoro.

Forte di un sondaggio che in Campania da la lega al 14%, Salvini punta a stravolgere i piani di Forza Italia che dal primo momento aveva puntato su Caldoro, una minestra riscaldata per alcuni alleati. Sembra tramontata l’ipotesi Catello Maresca, tirato per la giacca fino a poche settimane fa e ora scomparso dai radar del totonomi.

C’è poi l’incognita de Magistris, il cui destino, al netto delle velleità e degli annunci dello stesso sindaco di Napoli, è legato all’approvazione del bilancio di previsione 2020 2021 che dovrà essere approvato entro il 31 luglio.

Uno scoglio che de Magistris dovrà affrontare senza la sua maggioranza, che ha continuato a perdere pezzi anche durante la pausa lockdown. Per potersi candidare, l’ex magistrato dovrebbe decadere o dimettersi da sindaco entro il 27 luglio. Le grandi manovre sono appena cominciate.