Il ricercatore Laroma Jezzi a Napoli: "accordi sottobanco all'università per le abilitazioni"

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“Possibile che tutti i professori condividessero il giudizio sui candidati? Possibile solo in virtù degli accordi e delle spartizioni.”
Philip Laroma Jezzi, il ricercatore fiorentino le cui denunce hanno portato un mese fa agli arresti per sette docenti italiani di diritto tributario, si riferisce alle commissioni di abilitazione nazionali.
Jezzi registrò le dichiarazioni di un professore dell’università di Firenze che lo invitava a non partecipare alla tornata di abilitazioni per non essere d’intralcio a qualcun’altro.
Secondo la Procura di Firenze un sistema corruttivo mirava alla spartizione di posti e cattedre in vari atenei, con scambi di favori e concorsi non trasparenti. Anche l’università di Napoli è stata travolta dallo scandalo.
Una vicenda sulla quale è tornato Philip Laroma Jezzi nel corso di un convegno organizzato dall’associazione e laborazione che si è tenuto ieri all’università federico II di Napoli.
A moderare l’incontro il presidente di elaborazione, Dino Falconio, che si chiede se il sistema universitario italiano è in grado di premiare i migliori.