Spagna, Portogallo e Romania. Dovebbero essere queste le destinazioni del primo carico di ecoballe che a partire dalle 10.30 di questa mattina è stato rimosso dal sito dei stoccaggio di Taverna del re, a Giugliano. È l’inizio di un’impresa enorme che alla fine dovrà liberare la Campania dallo scandalo di 5 milioni e 600 mila tonnellate di rifiuti accumulati, verificatosi durante il governo regionale di Antonio Bassolino.
Entra così nel vivo il piano di smaltimento fortemente voluto dal presidente della Regione Vincenzo De Luca che oggi ha spiegato ai nostri microfoni.
L’operazione è stata resa possibile, almeno per i cinque lotti già appaltati, grazie ai 450 milioni stanziati dal governo. Per quest’anno le risorse a disposizione della Regione ammontano a 100 milioni. Soldi che serviranno per pagare le imprese che si sono aggiudicati i primi lotti per l’affidamento del servizio di trasporto, conferimento, recupero e smaltimento di rifiuti imballati e stoccati.
L’inizio delle operazioni per la rimozione delle ecoballe coincide con lo sciopero nazionale del comparto di igiene ambientale indetto dalle organizzazioni sindacali di categoria per il rinnovo del contratto.
Sul posto era presente infatti una delegazione di dipendenti del Consorzio unico di bacino: hanno affisso all’ingresso uno striscione ricordando che da 43 mesi non percepiscono gli stipendi.