Cala il sipario sulla prima edizione dell’iniziativa “Salotti d’Autunno” a Castel San Lorenzo, l’evento svoltosi sabato pomeriggio nella Sala polifunzionale del borgo della Valle del Calore e che ha rappresentato l’epilogo di un percorso di incontri durante i quali i salottieri del borgo, con l’organizzazione e il coordinamento della progettista Mafalda Inglese, hanno potuto confrontarsi, scoprire e riscoprire le tradizioni, i costumi e i valori portanti della propria storia recente e passata.
“Dopo l’adesione da parte del Comune al progetto Salotti nei borghi del Sud e all’evento correlato Salotti d’Autunno – spiega la progettista Mafalda Inglese – le persone hanno iniziato ad avvicinarsi, inizialmente con curiosità e titubanza, per poi lanciarsi alla scoperta della realtà e della storia articolata e affascinante di cui sono detentori e custodi.”
L’evento Salotti d’Autunno si è articolato in una prima sessione dedicata alla cultura dell’olio, alimento e simbolo forte della comunità castellese, con esperti della materia quali il medico igienista Giuseppe Peduto, la dottoressa Rosa Pepe del CREA di Pontecagnano, il dottor Vittorio De Rosa dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari di Salerno, il presidente dell’associazione internazionale assaggiatori OLEUM Domenico Cosimato e gli imprenditori Cosimo Mucciolo dell’oleificio La Macchia e Michele Lavecchia della società agricola Nuova Valcalore. Con la seconda ed ultima sessione, denominata il Patrimonio Verde, il ricercatore internazionale di etnobotanica, Giovanni Salerno, ha raccontato dell’utilizzo tradizionale delle piante nel territorio di Castel San Lorenzo e nel Cilento, nonché i loro antichi fitonomi dialettali.
Ad intervallare i relatori le Signore del Salotto che hanno dato lettura di piccole interviste tratte da un lavoro di raccolta di informazioni presso gli anziani del paese che fu svolto circa 15 anni fa dai bambini di una terza elementare, alla guida della maestra Dora Capo Senatore che ha conservato questo lavoro e consegnato al Salotto.
Ha allietato la serata un intermezzo fra le Sessioni in cui i provetti Salottieri – Rosa D’Agostino, Giovanni Peduto, Antonella Volpe – hanno offerto saggi, riflessioni e monologhi teatrali attinenti alle tematiche trattate e ai valori della civiltà contadina.
“Siamo stati molto soddisfatti della partecipazione da parte degli abitanti del paese all’iniziativa” – sottolinea l’assessore comunale Antonietta Iuliano – “e crediamo che sia davvero la strada giusta per costruire il futuro guadagnando dal passato la parte migliore che ci consegna, anche attraverso le tradizioni e le usanze, coloro che ci hanno preceduto”.
A corredo di un evento denso di contenuti, la mostra di composizioni botaniche “Metamorfosi” del dott. Giovanni Salerno con la partecipazione di Francesco Capo, esposizioni dei dipinti di Pasquale Scardino e quelli di Giuseppina Peduto, le “Composizioni Oltre” di Gabriella Scardino con utilizzo di pietre dipinte, ed un giovanissimo espositore di piccoli dipinti di soli 8 anni, Fabrizio Giliberti, a testimonianza dell’apertura del Salotto verso i piccoli e i giovani che potranno apprendere dai Maestri del Salotto le arti e le tecniche. E non potevano mancare gli artigiani del legno che nell’evento e nei mesi precedenti hanno lavorato per dare vita all’esposizione, Riccardo Mucciolo e Nicola Peduto e gli eredi di Francesco Lembo, maestro artigiano del legno.
“E’ stata una serata ricca di eventi, di protagonisti che hanno espresso la propria conoscenza, il talento o gli studi che hanno, come tante volte accade, acquisito nelle città presso cui hanno studiato o lavorato, ma che hanno voluto oggi condividere con noi, e questa è una importante testimonianza di attaccamento ed amore per le proprie radici” – conclude il primo cittadino Giuseppe Scorza – Tutto ciò sprona il nostro lavoro di amministratori comunali nella direzione di sviluppo e promozione dei nostri territori. Complimenti ai nostri Salottieri ed arrivederci al prossimo Salotto di Castel San Lorenzo”.