I fan, pochi, erano tutti di Castel Volturno dove la presenza di immigrati, regolari e non, è la più alta in tutta la Campania.
I contestatori, anche loro in numero esiguo, sono arrivati per lo più da Napoli e tra di loro c’erano alcuni fedelisimi del sindaco de Magistris, come il presidente della III Municipalità, Ivo Poggiani, armato di un fucile ad acqua per unirsi al lancio dei gavettoni effettuato per protesta davanti alla sede della scuola di formazione del corpo forestale di Castel Volturno dove ieri si è svolto il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza.
A presiederlo il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che nel pieno di una crisi di Governo è arrivato in Campania dopo aver annullato il comizio sulla spiaggia di Baia Domitia.
Erano annunciate grandi contestazioni, ma alla fine al suo arrivo il leader della lega ha trovato sul suo cammino una 50ina di contestatori armati di palloncini pieni d’acqua e una decina di fan che avrebbero voluto partecipare al tradizionale selfie di impostazione salviniana.
Tra i contestatori anche alcuni attivisti del M5S, che hanno individuato in Salvini il traditore che sta minando la serenità del governo Conte.
Un giovane dei centri sociali che impugnava un cartello con su scritto un insulto per Salvini è stato identificato dalla polizia e gli è stato ritirato il cartello. Si temevano grandi proteste contro il leghista invasore, e invece molto rumore per nulla.