Sequestrata struttura alberghiera abusiva in costruzione

Assessora Teresa Armato: "L’intervento condotto su ordine della magistratura dalla Polizia Locale, che collabora quotidianamente con il SUAP, dimostra l’importanza di contrastare l’illegalità nel settore turistico, che danneggia l’immagine della città".

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Gli agenti dell’Unità Operativa Tutela Edilizia della Polizia Locale di Napoli, nell’ambito di un’attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica, hanno proceduto al sequestro penale di un fabbricato situato in Vico Gelso a Loreto, oggetto di un radicale intervento edilizio volto alla trasformazione urbanisticamente rilevante della destinazione d’uso, da deposito/industriale a struttura alberghiera, in assenza del prescritto permesso di costruire e del titolo abilitativo in materia di sicurezza delle costruzioni.

TERESA ARMATO – ASSESSORA COMUNALE AL TURISMO

“Come amministrazione siamo da sempre impegnati nella promozione di un’offerta turistica ampia, accessibile e di qualità. Tuttavia, questo obiettivo non può prescindere dal rispetto della legalità e della sicurezza. L’intervento condotto su ordine della magistratura dalla Polizia Locale, che collabora quotidianamente con il SUAP, dimostra l’importanza di contrastare l’illegalità nel settore turistico, che danneggia l’immagine della città, compromette la sicurezza di ospiti e lavoratori e crea una concorrenza sleale nei confronti delle strutture regolarmente autorizzate. Al tempo stesso, voglio ribadire il nostro impegno per accelerare le procedure per l’erogazione del CIN per sostenere chi intende investire nel settore turistico verso la piena regolarità. Crediamo fermamente che si possa conciliare lo sviluppo dell’accoglienza con il rispetto delle regole”.

LO STATO DEI LUOGHI AL MOMENTO DEL SEQUESTRO 

L’immobile, sviluppato su cinque livelli fuori terra e un piano interrato, era originariamente destinato in parte a deposito e in parte a laboratorio per la riparazione di elettrodomestici. Al momento dell’ispezione, i locali risultavano già in avanzata fase di riconversione in camere e spazi comuni di una futura struttura ricettiva, promossa su piattaforme online dedicate e pubblicizzata attraverso un sito web proprietario in fase di allestimento. Il nome dell’hotel era riportato su rendering interni e sulle porte delle stanze, oltre che all’ingresso dell’edificio, segnalazioni documentate dal personale di Polizia Giudiziaria intervenuto.
Il committente degli interventi è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia urbanistica ed edilizia, con particolare riferimento alla realizzazione di opere in assenza di titolo abilitativo (art. 44 del D.P.R. 380/2001), che punisce chi esegue interventi edilizi senza permesso di costruire.